E non solo, visto che il contratto di rete può essere usato anche dalle medie e grandi imprese.

Ad esempio, per il governo della filiera (che brutta espressione!), per organizzare reti di distribuzione, per accordi di ricerca e sviluppo e molti altri scopi, che la creatività degli imprenditori riuscirà a trovare.

A proposito di sviluppo, il Governo sembra essersi ricordato delle reti nel c.d. Decreto Sviluppo (tecnicamente, il Decreto-Legge 13 maggio 2011, n. 70 – Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia, pubblicato in gu n. 110 del 13 maggio 2011). Riporto tre paragrafi dell’art. 3 (Reti d’impresa, “Zone a burocrazia zero”, Distretti turistico – alberghieri, nautica da diporto):

“4. Possono essere istituiti nei territori costieri, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su richiesta delle imprese del settore che operano nei medesimi territori, previa intesa con le Regioni interessate, i Distretti turistico-alberghieri con gli obiettivi di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, di accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori del Distretto, di migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, di assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni.

5. Nei territori di cui al comma 4, nei quali si intendono inclusi, relativamente ai beni del demanio marittimo, esclusivamente le spiagge e gli arenili, ove esistenti, la delimitazione dei Distretti è effettuata dall’Agenzia del Demanio, previa conferenza di servizi, che è obbligatoriamente indetta se richiesta da imprese del settore turistico che operano nei medesimi territori. Alla conferenza di servizi devono sempre partecipare i Comuni interessati,

6. Nei Distretti turistico-alberghieri si applicano le seguenti disposizioni:

a) alle imprese dei Distretti, costituite in rete ai sensi dell’articolo 3, comma 4-bis e seguenti, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive modificazioni, si applicano le disposizioni agevolative in materia amministrativa, finanziaria, per la ricerca e lo sviluppo di cui all’articolo 1, comma 368, lettere b), c) e d) della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e successive modificazioni, previa autorizzazione rilasciata con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, da adottare entro sei mesi dalla relativa richiesta. Alle medesime imprese, ancorché non costituite in rete, si applicano altresì, su richiesta, le disposizioni agevolative in materia fiscale di cui all’articolo 1, comma 368, lettera a), della citata legge n. 266 del 2005;

b) i Distretti costituiscono “Zone a burocrazia zero” ai sensi dell’articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e ai medesimi si applicano le disposizioni di cui alle lettere b) e c) del comma 2 del predetto articolo 43; gli eventuali maggiori oneri per spese di competenza del Ministero dell’interno sono a carico del fondo di cui al comma 2;

c) nei Distretti sono attivati sportelli unici di coordinamento delle attività delle Agenzie fiscali e dell’INPS. Presso tali sportelli le imprese del distretto intrattengono rapporti per la risoluzione di qualunque questione di competenza propria di tali enti, nonché presentare richieste ed istanze, nonché ricevere i provvedimenti conclusivi dei relativi procedimenti, rivolte ad una qualsiasi altra amministrazione statale. Con decreto interdirigenziale dei predetti enti, nonché con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di natura non regolamentare, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sono emanate le disposizioni applicative occorrenti ad assicurare la funzionalità degli sportelli unici, rispettivamente, per le questioni di competenza dei predetti enti, nonché di competenza delle amministrazioni statali, Per le attività di ispezione e controllo di competenza delle Agenzie fiscali e dell’INPS gli sportelli unici assicurano controlli unitari, nonché una pianificazione e l’esercizio di tali attività in modo tale da influire il meno possibile sull’ordinaria attività propria delle imprese dei Distretti. Dall’attuazione delle disposizioni di cui ai periodi precedenti non devono derivare nuovi o maggiori oneri. Le amministrazioni provvedono agli adempimenti ivi previsti con l’utilizzo delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili in base alla legislazione vigente”.

Fa una certa impressione, in materia di distretti e reti, che uno degli obiettivi del provvedimento sia “…assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano…”, visto che ancora non è chiaro se le reti abbiano soggettività tributaria oltre che civile (visto il richiamo all’art. 2615 c.c.), come sembra logico e coerente con altre figure, o non l’abbiano, come invece afferma l’Agenzia delle Entrate nella Circolare 15 febbraio 2011, n. 4/E: “…Si evidenzia infine che l’adesione al contratto di rete non comporta l’estinzione, né la modificazione della soggettività tributaria delle imprese che aderiscono all’accordo in questione, né l’attribuzione di soggettività tributaria alla rete risultante dal contratto stesso” (pag. 55).

Un occasione per parlare di questi temi sarà venerdì 20 maggio 2011, alle 15.30, all’Associazione Industriali della Provincia di Lucca, Piazza Bernardini.

Questo il programma.

ore 15,30

Registrazione dei partecipanti

ore 15,45

Apertura dei lavori

ore 16,00

Fulvio D’Alvia

Confindustria – Direttore Retimpresa

Il ruolo di Retimpresa

ore 16,15

Donato Nitti

Avvocato, Dottore di ricerca in diritto privato comparato

Il contratto di rete e le reti d’impresa: il quadro normativo

ore 16,35

Roberto Nucci

Dottore commercialista

Le agevolazioni fiscali – il bando della Regione Toscana

ore 16,55

Alberto Venturini

Psicologo del lavoro

La gestione delle risorse imprenditoriali: il team building

ore 17,15

Case studies

L’approccio alla rete

NUOVO PIGNONE

Rete di imprese industriali

Giovanni Polidori

RETE LEONARDO

Rete di imprese di consulenza

ore 17,45

Dibattito

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